Arte contesa nell'età di Napoleone, Pio VII e Canova. Catalogo della mostra (Ces

Riferimento: 9788836613472

Editore: Silvana
Autore: Balzani R. (cur.)
Collana: Cataloghi di mostre
In commercio dal: 26 Marzo 2009
Pagine: 301 p., Libro in brossura
EAN: 9788836613472
35,00 €
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Descrizione

A caratterizzare l'età rivoluzionaria e napoleonica in Italia fu il grande esodo di opere d'arte verso la Francia. Ma, accanto alle spoliazioni maggiori, la soppressione dei conventi e la secolarizzazione delle chiese resero disponibili quote ingenti di patrimonio, che finirono sul mercato o cominciarono a viaggiare per pinacoteche, musei, collezioni. I contesti originari, che avevano fino ad allora conservato in loco i propri beni culturali, furono cancellati o alterati, mettendo in discussione l'idea stessa dell'Italia-museo, cara alla sensibilità del XVIII secolo e alla pratica sociale del Grand Tour. Eppure, proprio gli spostamenti, le sottrazioni, le nuove collocazioni e le nuove destinazioni d'uso favorirono una percezione più matura del patrimonio culturale, che si tradusse - soprattutto nello Stato pontificio -in una normativa di tutela d'avanguardia, d'indiscusso rilievo europeo. Un generale, Napoleone Bonaparte, un papa, Pio VII Chiaramonti, e un artista geniale, Antonio Canova, furono i principali protagonisti di questa vicenda: ma, accanto a loro, una schiera di intellettuali, di eruditi, di critici - da Quatremère di Quincy a Fea - cooperò, spesso in modo involontario, al consolidamento di un nuovo statuto del patrimonio culturale, che alla gloriosa tradizione italiana avrebbe aggiunto quel senso di identità e di appartenenza collettiva che il poderoso vento della nazione aveva diffuso nel continente.