Riflessioni di un disoccupato italiano. Divagazioni tra calcio, economia e democrazia

Nella prima parte della mia vita io ho soprattutto giocato a calcio. Nella seconda ho studiato. Nella terza ho lavorato. Ora invece mi trovo a essere disoccupato e quindi a riflettere sulle mie azioni del passato, quando vivevo in perfetto squilibrio psico-fisico. Mi trovo anche a essere iscritto a un partito politico, e questa esperienza mi dà un ulteriore spunto di riflessione: quale contributo dare alla società, se non sono stato capace di creare e sostenere una mia famiglia? Vorrei avvertire il lettore che tratterò di economia, pur non avendo mai raggiunto la laurea, che parlerò di calcio anche se questo non mi ha mai dato reddito e discuterò di politica, anche se non ho mai conosciuto posizioni di vertice. Nella conclusione si leggerà una proposta politica che potrà risultare sorprendente e suscettibile di critiche, probabilmente inattuabile.