Not made in China

Luna è una ragazza nata e vissuta in Italia, ma ha ingombranti occhi a mandorla, regalo di una madre cinese che, quando Luna è ancora piccola, la abbandona nell'isolata casa di campagna dove vivevano in perfetta, o quasi, solitudine. Cresce con la zia paterna, donna che nasconde i dolori della propria vita nell'alcool, e con il cugino Gioele, rappresentante di un gruppo di esaltati suoi coetanei che fanno dell'odio razziale il loro scopo di vita. Suo unico amico e rifugio è Darko, un ragazzo dalle origini slave, che ama Luna perché la vede come la compagna di vita che presentiva di dover incontrare. Tra il desiderio di ritrovare la madre e la volontà di sapere qualcosa del padre che non ha mai conosciuto, Luna scopre un segreto dell'odiato cugino che scardina la facciata del ragazzo tutto d'un pezzo dedito alla persecuzione dei non puri, e lui scoprirà in lei la donna al di là della razza. Solo al prezzo di profonde ferite la ragazza scoprirà che fine ha fatto la madre così a lungo cercata e capirà chi era, anzi, come era, suo padre.