Albero della sofferenza (L')

Ignazio conosce molto bene quella sensazione di inadeguatezza che si prova nel vivere al di fuori dai canoni che il mondo stabilisce. Convivere con una deformità fin dall'età di quattro anni e trovarsi a lottare costantemente contro le derisioni altrui è una fatica enorme, ma il coraggio non manca; nel suo peregrinare incontrerà molte persone disposte ad andare oltre la forma, a scendere nel suo profondo essere, così buono e delicato. Anche se all'inizio gli affetti gli vengono negati poi, nel complesso, si reintegrano in una condizione nuova e insperata. Perché l'uomo non è il suo aspetto fisico ma è quello che vale. La novella di Luigi Iacobucci L'albero della sofferenza, a tratti tenue e in altri così cruda, rude e pregna di quella indifferenza tipica della ruvidità del mondo, racconta una storia che sfiora il fiabesco per poi ssconfinare nel surreale. Inizia e termina tracciando un cerchio immaginario, nel quale l'Autore rinchiude tutti i luoghi comuni e le false convinzioni, riportando così gli elementi allo stato primordiale. L'equilibrio del ritmo narrativo rende la lettura piacevolissima e scorrevole, adatta a tutte le età.