Prima che non torni la notte

Davide e Marco sono grandi amici. Diversi, senza dubbio, ma uniti. Sara, la sorella di Marco, è adorabile, fatta di quella bellezza che appartiene solo al primo raggio di sole che si fa spazio tra le nuvole dopo una settimana di pioggia. Davide è pazzo di lei, ma lei resterà solo per il tempo di un arcobaleno. Poi la strada la farà svanire in un altro mondo, un mondo che forse si può raggiungere solo nei sogni. Passeranno gli anni, migliaia di momenti, alcuni luminosi, altri spenti, ma il tempo può curare soltanto le ferite più superficiali; quelle profonde restano dove sono e continuano a sanguinare lentamente, senza smettere mai. Lara restituirà a Davide l'ombra di un sorriso, mentre la piccola Adele, nata dalla loro unione, tenterà di completarlo. Marco, nel frattempo, si chiude in un progressivo isolamento. Passano altri anni, ma le ferite sono sempre lì a corrodere l'anima. Per Davide, la vita ha tenuto in serbo un secondo colpo, forse ancora più duro del primo, mentre Marco verrà lentamente abbracciato da una malattia degenerativa. Quegli ultimi incontri inattesi, quando dialoghi di poche battute sono sufficienti per dare senso a una vita intera, sono la sola risposta che le persone possono dare alla vita beffarda per strapparle un'altra occasione.