Ali di cartone

Soledad, un nome che significa solitudine. Soledad, una donna che ha un marito, ma è sola. Soledad, che è figlia d'arte e, si sa, gli artisti sono tutti dei vagabondi, incapaci di legarsi a qualcosa o a qualcuno. È vero, queste sono le parole di sua madre, ma dopotutto sembra che abbia ragione. Suo padre, grande violinista, è perennemente in giro per il mondo, rimanendo una figura splendida, ma assente. Suo marito, aspirante fotografo, se n'è andato un anno dopo averla sposata, per inseguire un sogno in America, diventando completamente irraggiungibile. L'eterna attesa si consuma nella solitudine, una compagna che condivide il nome ed il tempo con lei. Due figure, in particolare, le ruotano attorno: Giampiero, fratello di suo marito, ed Umberto, uno scrittore molto più grande di lei, che tenterà di far breccia in un cuore splendido, ma forse già dolorosamente occupato. Una storia fatta di sentimenti contrastanti, in cui le emozioni si intrecciano e si fondono le une alle altre, dando vita ad una danza di sensazioni che appassiona ed avvince.