La luce di failla... Ieri, luce della solidarietà, oggi, delle radiazioni

«Ancora qualche punto e poi ho finito, è pronta, puoi accendere il ferro così domani porti anche questa tovaglia da vendere alla mostra, quella dell'iperstanda disse la sig. Fazio alla ragazza che stava sistemando nei cesti i piccoli lavoretti terminati; lei aveva iniziato a frequentare ed avviato qualche lavoretto di ricamo ed uncinetto in quel piccolo laboratorio artigianale di failla, messo su, così alla buona, dove una stufa a legna riscaldava appena quelle poche anime che arrivavano dai paesini vicini, ognuna col proprio lavoretto da offrire. La solidarietà della stella cometa però arrivava lontano ed anche se il ricavato erano solo poche gocce riuscivano a dare conforto a molti, arrivava fino in Kenya. Un giorno lei ritornò al laboratorio di failla, era mancata per un lungo periodo, non vide la lucina accesa che faceva da invito ed un signore affacciandosi sull'uscio le disse: le sorelle Fazio hanno venduto, si sono trasferite, non ci sono più. Passò del tempo e lei vide una luce-delle luci, in quella contrada a failla, li tra il verde, ma strane, alterate ad intermittenza, era Natale e penso tra sé e sé: forse qualcuno ha messo delle illuminazioni, è Natale [...]»