Quando sorge il sole

1480, il ducato di Milano è saldamente nelle mani della famiglia Sforza. Tra intrighi, complotti e vittime, Ludovico Sforza detto il Moro tiene il ducato saldamente nelle sue mani, sino all'arrivo dei francesi. I nobili della Brianza spadroneggiano sulle terre e le genti, ambendo all'espansione delle loro proprietà, mirando ad accrescerne ricchezza ed il potere. L'ambizione della famiglia Pirovano, governata dal conte Cesare si scontrerà con la volontà di Riccardo, umile contadino inconsapevole d'essere d'intralcio alle mire della nobile famiglia. Riccardo, marito amorevole e padre di due figli, Francesco ed Angela, dovrà subire sino a soccombere alla brutalità della famiglia Pirovano lasciando due orfani alla merce della vita. Francesco, cresciuto all'ombra del Monastero della Misericordia e legato all'amore profondo per Rebecca, figlia del conte Crippa, sarà costretto ad abbandonare la sua Brianza per vagabondare, combattere e rischiare la morte nelle terre del ducato ed oltre.