Cane abbaia da solo (Il)

In tutto ciò che esiste è nascosto un segreto. È necessario penetrare ermeticamente nell'indicibile per poterlo cogliere, muovendosi tra realtà e finzione. In questo particolare viaggio, alla scoperta anche di se stessi, ci accompagna il protagonista che vive la diversità dagli altri sentendosi un cane-ominide. Dopo un'esperienza in ospedale, a causa di un infarto, si sofferma sulla cosiddetta conoscenza e sulla presunzione della scienza assoluta, sente che la sua vita se ne sta andando e s'interroga così, anche ripercorrendola, sul significato di sentirsi diverso e le conseguenze che ne derivano, sul rapporto tra l'esserci e il non esserci, tra specchio interno ed esterno, tra realtà e apparenza, tra quotidianità ed eccezionalità, tra tempo e memoria, tra amore e solitudine. La vita è fatta proprio da questi binomi imprescindibili l'uno dall'altro e in questo percorso il lettore è accompagnato da numerose citazioni di poeti, letterati, pittori, saggisti, filosofi, architetti, musicisti, sceneggiatori e attori, per ciascuno dei quali poi, nell'Appendice finale, sarà fornita una sorta di biografia contenente i motivi della loro significatività nello scritto, l'apparentamento con una razza canina (di cui si fornisce l'elenco ufficiale di quelle riconosciute internazionalmente) e un suo bau, ovvero un suo aforisma scelto perché illuminante o particolare per una nostra riflessione.