Criminalità: normalità, follia, o condotte al limite?

Riferimento: 9788833651897

Editore: Nuova Cultura
Autore: D'Angelo Daria
In commercio dal: 2019
Pagine: 220 p., Libro
EAN: 9788833651897
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Descrizione

In questo testo mi interrogo sulla possibilità di ridurre e circoscrivere il comportamento umano entro il rigore di una verità scientifica. Mi sono proposta di indagare sulla linea di confine tra la normalità e la devianza, la quale linea sembra scomparire nel momento in cui i due piani, quello della normalità e quello della follia si intersecano e la linea, il confine, sembra scomparire e i due piani confondersi. La mia attenzione è posta sulla criminalità intesa come realtà deviante, che io ho definito altra. L'obiettivo che mi pongo a conclusione del mio lavoro è quello, oltre che di dare una risposta a tale quesito, di poter affermare se la devianza possa essere definita come a-normalità, o semplicemente normalità altra, una normalità che vive di regole in qualche modo altre. Ed inoltre, è giusto parlare di una realtà della patologia, oppure, di una patologia della realtà? L'aggressività, la violenza apparentemente priva di motivazioni, la gratuità e la sproporzione del gesto, sono oggetto di studio in differenti contesti e hanno prodotto una vastissima letteratura. La letteratura scientifica è concorde sul fatto che solo una bassa percentuale di soggetti che hanno commesso omicidi sia affetta da disturbi mentali; da questo presupposto mi pongo alcuni quesiti. Qual è l'input alla violenza, il suo principale motore, quale il meccanismo di difficile comprensione la innesca? Chi è il matto, il folle, il deviante? E cos'è la normalità? Sono domande che ognuno di noi si pone, sia per curiosità, sia per capire i limiti del concesso, ma in fondo ce lo chiediamo poiché il tema della devianza, della follia, è un tema che fa paura, la sua stessa stigmatizzazione fa paura.