Narratori della «leggera». Danilo Montaldi e la letteratura dei marginali

Riferimento: 9788843098224

Editore: Carocci
Autore: Bondi Fabrizio
Collana: Lingue e letterature Carocci
In commercio dal: 09 Luglio 2020
Pagine: 120 p., Libro in brossura
EAN: 9788843098224
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Descrizione

Vagabondi, prostitute, ladri. Gente che vive di espedienti, a tempo pieno o in alternanza a periodi di lavoro più o meno normale. Abitatori di margini al contempo fisici - come le rive del Po su cui costruiscono baracche e inventano modi di vita - e sociali, non essendo inquadrabili in alcuna classe, benché ovviamente più vicini al proletariato o sottoproletariato. Sono i rappresentanti della leggera, ai quali il grande sociologo cremonese Danilo Montaldi chiese di scrivere o di dettare le proprie vite. Adottando il metodo pionieristico della conricerca, Montaldi rivelò all'Italia un'immagine di sé complessa e stratificata, mostrando un paese in travagliato cammino dalla civiltà contadina a quella industriale, il tutto visto dalla specola bassa di cinque geniali semicolti che raccontavano senza freni le proprie straordinarie esistenze. Ne nacque un libro divenuto in qualche modo leggendario negli anni Sessanta e Settanta: Le autobiografie della leggera. Questo saggio ne ripercorre le origini, ne analizza il contenuto (con una particolare attenzione ai fenomeni narrativi e linguistici) e traccia un quadro del suo impatto sulla cultura italiana, tra incomprensioni ed entusiasmi, da Pasolini a Gianni Celati. L'analisi evidenzia anche come, nel laboratorio mentale dell'eterodosso Montaldi, le arti della parola fossero insieme strumento di conoscenza e di trasformazione del mondo.