Ludus pythagoricus e divina proporzione. I privilegi della divina proporzione

Riferimento: 9788885441064

Editore: Libreria Editrice ASEQ
Autore: Vincenzo Capparelli
In commercio dal: 01 Marzo 2011
Pagine: 92 p., Libro in brossura
EAN: 9788885441064
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Descrizione

Un brano dal primo capitolo I giudizi sineterici in sede estetica: Ai lettori di questa Rivista è certo nota la teoria estetica di Carmelo Ottaviano, quale egli l'ha esposta nella 3a ediz. della Metafisica dell'Essere Parziale, ed in Sophia, fasc. 1°, 1954, pp. 3-46. Come premessa a questo articolo la riassumerò brevemente. Con il declinare del dominio dell'estetica crociana e della sua visione dell'intuizione pura o lirica e della assoluta soggettività, anche in Italia si è incominciato a parlare di oggettività del bello. Ma l'Ottaviano ha fatto qualche cosa di più: riallacciandosi alle nostre grandi tradizioni, ha voluto identificare i criteri essenziali di tale valutazione. Nel Libro VI° della Metafisica, dopo ampia esposizione storica delle teorie estetiche da Platone a Croce, rilevato quanto era da rigettare e ciò che potevasi accettare, ha trovato uno spiraglio di luce nelle teorie di Aristotele, di Boezio, di Roberto Grossatesta e di Luca Pacioli, per i quali fondamento del bello è la proporzione. L'Ottaviano si è posto allora il problema in questi termini: Quale armonia di proporzioni è condizione oggettiva del bello?