Urman l'uomo di luce-fuoco

In seguito alla morte del più grande esperto mondiale della civiltà sumera il giovane professore di sumerologia Alexander Newman viene reclutato dalla Starchild Research Corporation - un'azienda americana che si occupa di archeologia e genetica - per individuare e scavare un pozzo menzionato su un frammento di un'antichissima tavoletta in argilla, incisa con caratteri cuneiformi. Nel testo viene narrata la vicenda di un mago eretico che aveva scoperto il segreto dell'oro, e che per questo venne gettato nel pozzo dopo che gli furono strappate braccia e gambe, e mozzate orecchie e naso. Con non poca titubanza, il professor Newman accetta l'incarico e parte per l'Iraq, scoprendo, dopo alcune settimane di infruttuose ricerche, l'antica cavità. Al suo interno, Alexander rinverrà qualcosa di talmente sconvolgente che la Starchild farà di tutto per proteggere, arrivando perfino a condannare il professore ad una lenta morte proprio all'interno del pozzo. Nel buio del budello di pietra, il professor Newman sarà testimone di fenomeni paranormali ad opera di entità non terrene. Per lui inizierà così un'avventura ai limiti del credibile che lo porterà a morire a se stesso ed a rinascere come Urman, l'uomo di luce-fuoco, l'eletto degli dèi, il guerriero del sole che si batterà contro la cieca brama di potere del capo della Starchild e contro le sue aberranti creature generate in laboratorio usando antichissimi DNA di animali estinti ed esseri viventi extraterrestri di dimensioni colossali.