Quadro che visse due volte. Come l'arte influenza il cinema. Ediz. illustrata (Il)

Riferimento: 9788862983259

Editore: Morellini
Autore: Farinotti Rossella
In commercio dal: 09 Gennaio 2014
Pagine: 151 p., Libro in brossura
EAN: 9788862983259
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Descrizione

Hitchcock, Visconti, Ford, Dreyer, Saura, Scott, Minnelli, Kubrick. Sono registi, maestri assoluti. La loro estetica è riconoscibile e magica. Fotogrammi che si assestano nella memoria di chi li ha visti, e lì rimangono. E poi la cultura di oggi, da Mario Schifano a Andy Warhol, da Kim Ki Duk a David Lynch. Perché questi autori si sono affidati ad altri maestri, quelli della pittura, hanno riconosciuto la prevalenza di quell'arte nobile e hanno portato, nei loro film, quel grande valore aggiunto. Hitchcock ha esplorato Hopper e Dalì: l'inquietante casa di Psycho e le immagini oniriche di Io ti salverò. Visconti ha attinto da Hayez: il famoso bacio in Senso. Il gladiatore di Ridley Scott è semplicemente un dipinto di Gerome. Kubrick ha ricostruito gli inglesi del Settecento, come Hogarth, in Barry Lindon e mostrato opere contemporanee (Brancusi o Mei Ramos) in Arancia meccanica. John Ford ha rifatto Remington, gran pittore del west in Sentieri selvaggi. Saura anima Goya (La fucilazione sulla montagna) nel suo Goya. I personaggi di Dreyer in Dies ira e scendono letteralmente dai quadri di Rembrandt. Artisti come quelli citati, applicati ai film: dunque scenografi strepitosi, irripetibili, non più rintracciabili. Non sarebbero bastati... gli Oscar. Introduzioni di Marco Meneguzzo e Giancarlo Zappoli.